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ELEZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEL PERSONALE NEL CONSIGLIO SUPERIORE DEL MI.B.A.C.T. 16 e 17 febbraio 2016 VOTA UNO DEI NOSTRI CANDIDATI

ELEZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEL PERSONALE NEL CONSIGLIO SUPERIORE DEL MI.B.A.C.T. 16 e 17 febbraio 2016

VOTA UNO DEI NOSTRI CANDIDATI

 

1) ENZO FELICIANI

2) ARTENISIA FASANO

3) FEDERICO TRASTULLI

PERCHÉ LA UILPA BACT

Ci siamo sempre impegnati attivamente e al massimo livello nel Consiglio Superiore con la collaborazione e il contributo di tanti colleghi, a cui siamo sempre aperti per rappresentare effettivamente sia in modo critico che propositivo le esperienze e le istanze dei lavoratori del MiBACT. Nel concorrere all’attività di quest’organo abbiamo sempre fatto sentire la voce degli operatori non solo sui programmi e progetti generali e sulle questioni tecniche e organizzative che vi si trattano, ma anche e soprattutto sugli aspetti di tali questioni che direttamente li riguardano, per rivendicare migliori condizioni di organizzazione e funzionamento degli istituti e per poter svolgere efficacemente e veder giustamente riconosciuti la loro professionalità e il loro lavoro.

LE NOSTRE BATTAGLIE PER LA TUTELA DEI BENI CULTURALI E L’EFFICIENZA DELLA SUA ORGANIZZAZIONE

A tal fine la nostra azione nel Consiglio Superiore è stata strettamente coordinata anzitutto con quella più generale sul fronte politico-istituzionale della legislazione sulla P.A. e sul MiBACT in particolare. Ci siamo battuti e ci battiamo anche in quella sede contro tutti i recenti provvedimenti volti a stravolgere il ruolo e l’organizzazione della tutela del patrimonio storico, dalla Spending review all’Art Bonus, alla riforma del 2014 (dpcm 171) che, per creare 20 musei autonomi da affidare a direttori esterni ha stravolto gli altri settori del Ministero sopprimendo numerosi istituti dirigenziali, accorpando le soprintendenze alle Belle Arti con le architettoniche e separando la conservazione dalla tutela, alla Legge Madia (124/15) che prevede la confluenza di tutti gli organi periferici dello Stato, compresi quelli del MiBACT, alle Prefetture. Da tutto ciò emerge ormai chiaramente il disegno di svuotare la tutela della sua autonomia tecnica e della sua funzione culturale per privilegiare a sue spese gli aspetti economici della fruizione muovendosi verso un modello organizzativo privatistico (mediante lo svuotamento dei ruoli del personale e l’affidamento delle loro funzioni a terzi – vedi Ales – e privati non vincolati dalle tutele del lavoro pubblico), e ‘padronale’ (mediante la sostituzione dei dirigenti tecnici specializzati con ‘manager’ generalisti ben più sensibili alle logiche economiche della nuova politica governativa), che lasci mano libera sulla manipolazione dei beni culturali alla politica nazionale e locale.

UN IMPEGNO PER EVITARE LO SMANTELLAMENTO DEFINITIVO DEL MIBACT CON IL DECRETO FRANCESCHINI ATTUATIVO DEL ‘COMMA 327 DELLA LEGGE DI STABILITÁ

Ai gravi stravolgimenti della struttura già operati con la riforma del 2014, contro le cui conseguenze, in termini di incertezze e sovrapposizioni di attribuzione di funzioni e di collocamento e impiego del personale e di carenze disfunzionali dei nuovi istituti che a tutt’oggi stentano ad attivarsi, dobbiamo ancora batterci ogni giorno, si aggiunge ora il colpo di grazia, del decreto attuativo del recente “comma 327” della legge di stabilità 2016, introdotto con un colpo di mano senza alcuna preventiva pubblica discussione o confronto, che ri-sconvolge tutta l’organizzazione del MiBACT per creare, senza le necessarie nuove risorse, 10 altri musei e parchi autonomi sopprimendo e disperdendo l’intero settore dell’archeologia per accorpando sul territorio tutte soprintendenze miste generaliste, attribuendo in modo improprio e insostenibile alle soprintendenze archivistiche la tutela dei beni librari restituita con altro colpo di mano al Ministero dal d.l. 78/15. Ne risulterebbe anche un’incongrua e disfunzionale sovrapposizione sul territorio di ben tre direzioni a competenza regionale o sub-regionale (le nuove soprintendenze miste ‘generaliste’, i segretariati regionali, eredi di gran parte delle competenze delle direzioni regionali uniche che a questo punto quasi si rimpiangono, anch’essi ‘generalisti’ e i ‘poli museali regionali’.

Tutto ciò significa di fatto un inaccettabile smantellamento della tutela archeologica nel nostro Paese (che è sempre stata quella che ha posto i maggiori ostacoli alle operazioni di stravolgimento paesaggistico e urbanistico) e la demolizione definitiva dell’organico modello culturale-organizzativo per grandi settori specializzati del Ministero fondato nel 1975 da Spadolini, con un impatto devastante anche sulla tipologia di dirigenza che la nuova organizzazione richiederà, che evidentemente dovrà essere quella dei ‘manager’ generalisti che sostituiranno man mano i dirigenti tecnici specializzati, più responsabili e autonomi. Contro tutto questo, così come contro la recente beffa della mobilità volontaria aperta dalla circolare 14/2015 in riferimento all’attuale struttura che presto verrebbe stravolta dal detto decreto – di cui abbiano chiesto il ritiro immediato -, ci batteremo in ogni sede e abbiamo proclamato lo stato di agitazione e chiesto al Ministro di ritirare il decreto e aprire un confronto con le OO.SS. e le Associazioni del settore.

LA DIFESA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI DEL MIBACT

Ma la nostra azione in Consiglio Superiore è anche sempre strettamente coordinata con quella sindacale più generale a partire dalla difesa delle prerogative e relazioni sindacali previste dal contratto integrativo di ministero del 2009 all’attuale battaglia per il rinnovo del contratto dei dipendenti statali sbloccato dalla sentenza della corte costituzionale 178/2105, alla battaglia contro il d.l. n. 146 /15 sui servizi essenziali nel MiBACT in caso di sciopero che ha unilateralmente e illegittimamente inteso limitare i diritti dei lavoratori del MIBACT e contro il quale ci siamo battuti e ci stiamo battendo in tutte le sedi (Parlamento, Autorità garante, ARAN).

Il RICONOSCIMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO DELLE PROFESSIONALITÁ DEI LAVORATORI DEL MIBACT

Il nostro impegno è quello di:

– completare positivamente la vertenza dei passaggi tra le aree e rendere giustizia agli idonei delle precedenti progressioni mediante lo ‘scorrimento’ delle graduatorie che più volte, sia in sede ministeriale che parlamentare, abbiamo sollecitato;

– avviare la ripresa delle progressioni economiche, ora consentita dalle norme di bilancio, nei riguardi di tutti coloro che erano rimasti esclusi dalle precedenti, ma da attuare con apposite nuove risorse che stiamo rivendicando (e non a carico dell’attuale F.U.A. come si vorrebbe), senza intaccare quindi i progetti generali di produttività, che sono per noi una conquista salariale irrinunciabile;

– Attuare la revisione dell’ordinamento professionale al passo con i tempi, rivedendo alcuni profili professionali di II area (p. es. assistente) per adeguare alle effettive funzioni svolte nei diversi settori e istituti le loro attribuzioni in linea con i fabbisogni del MiBACT.

– Rivedere, come già più volte richiesto, l’intera impostazione delle ‘posizioni organizzative’ dei funzionari tecnici e amministrativi, che nel quadro delineato dalle recenti riforme, dovranno svolgere funzioni di sempre maggiore responsabilità e autonomia – specialmente considerando la delega di fatto che ad essi verrà data per le responsabilità tecniche di settore nelle nuove soprintendenze miste -, per le quali è ormai del tutto inadeguato il trattamento attualmente ancora previsto.

LE RAGIONI DI UN NUOVO MANDATO

Contiamo sul più largo consenso dei colleghi per poter svolgere anche nel prossimo mandato del Consiglio superiore con la maggiore autorevolezza che esso ci potrà dare la nostra azione già avviata lungo queste linee, facendo sentire a tal fine la voce di tutti i colleghi che assicurano con impegno quotidiano le attività del Ministero malgrado le tante difficoltà e incongruenze e che hanno tutto il diritto di sollecitare e ottenere migliori condizioni di organizzazione e funzionamento per svolgere efficacemente e veder giustamente riconosciuto il loro lavoro. MANIFESTO FELICIANI MANIFESTO FASANO MANIFESTO TRASTULLI PAG1 di pieghevole PAG2 di pieghevole