MAFIA ROMA UILBAC FUORI LA BUZZI #FRANCESCHINIDECIDISUBITO

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Messaggioda ufficiostampauil » giovedì 11 dicembre 2014, 20:01

ANSA, giovedì 11 dicembre 2014, 17:58:11 Mafia Roma: Uilbact, Franceschini sollevi da incarichi dg (ANSA) - ROMA, 11 DIC - Franceschini "tenga a disposizione del Ministero Annamaria Buzzi, non affidandole alcun incarico" in attesa che si concluda l' inchiesta Mafia a Roma . Lo chiede la segreteria nazionale della Uil Mibact, che punta il dito sul direttore generale per la valorizzazione del patrimonio , sorella di Salvatore Buzzi, citando alcune intercettazioni riportate dalla stampa che la riguarderebbero l' alto dirigente del ministero della cultura. Questo, sottolinea il sindacato, anche "tenuto conto che il prossimo 13 dicembre scade il termine per la presentazione delle candidature dei dirigenti a ricoprire il ruolo di Direttori Generali per i prossimi 3 anni, in base alla riforma voluta dallo stesso Ministro". La nota del sindacato prende le mosse dalla Giornata della Trasparenza, che si é tenuta oggi al mibact e alla quale ha partecipato come relatore il dg Buzzi: "appare inverosimile - scrive il sindacato - che tra i relatori ci sia anche l' attuale Direttore Generale della Valorizzazione, dott.ssa Annamaria Buzzi, che secondo la Procura di Roma - almeno stando alle intercettazioni divulgate dagli organi di stampa - avrebbe regalato un orologio Bulgari del valore di 5000 euro ad Angelo Scozzafava, all' epoca dirigente dell' Ospedale Sant' Andrea e componente della commissione esaminatrice, allo scopo di favorire - per il tramite del fratello Salvatore Buzzi - in un concorso indetto dal Comune di Roma per 300 posti da istruttore amministrativo, la propria figlia Irene Turchetti". Certamente , continua la Uil, "la giornata ministeriale é stata organizzata prima che esplodesse lo scandalo di Roma ma é del tutto evidente che il nome della dott.ssa Annamaria Buzzi, in una giornata sulla "trasparenza ", rappresenta una pagina nera per il Ministro e per tutti gli altri relatori.". Da qui la richiesta dello stop di Franceschini in attesa che si compia il percorso giudiziario. Soprattutto perché, sostiene il sindacato, " Buzzi prima dello scandalo veniva accreditata quale candidata a ricoprire l' incarico di Direttore Generale ai Musei.". Non solo: "a questo punto chiediamo a Franceschini, per tutelare tutte le associazioni di volontariato che rappresentano un valore aggiunto per il sistema dei beni culturali, di far verificare tutti gli accordi nonché i rapporti che la dott.ssa Buzzi ha tenuto nel corso di questi anni con il mondo del volontariato poiché ad oggi tutte le associazioni corrono il rischio di essere additate in maniera negativa nonché di dare serenità a quanti tra Dirigenti e lavoratori del Ministero oggi corrono il rischio di essere visti e percepiti come facenti parte di una Amministrazione Statale non trasparente''. (ANSA). LB 11-DIC-14 17: 57 NNN
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Re: MAFIA ROMA UILBAC FUORI LA BUZZI #FRANCESCHINIDECIDISUBI

Messaggioda ufficiostampauil » giovedì 11 dicembre 2014, 20:02

COORDINAMENTO NAZIONALE UIL BENI E ATTIVITA’ CULTURALI E TURISMO
Via del Collegio Romano, 27 – 00186 Roma Tel 06/6723361 – 6792933 fax 6782911 - E - Mail sito internet http://uilbac.it



COMUNICATO STAMPA
DELLA SEGRETERIA NAZIONALE UIL BENI E ATTIVITA CULTURALI E TURISMO

“MAFIA ROMA”: AL MIBACT LA IV GIORNATA DELLA TRASPARENZA – FRANCESCHINI DIA UN SEGNALE METTENDO A DISPOSIZIONE ANNAMARIA BUZZI. #FRANCESCHINIDECIDISUBITO
Oggi presso la sede del Consiglio Nazionale del Mibact si sta celebrando la IV Giornata della Trasparenza alla presenza del Ministro Franceschini.
I relatori (vedasi locandina) sono tutti dirigenti di alto profilo, quotidianamente impegnati in prima linea nell’affermazione di regole e procedure di legalità nel settore dei beni culturali.

Ciò che appare inverosimile è che tra i relatori appare anche l’attuale Direttore Generale della Valorizzazione, dott.ssa Annamaria Buzzi, che secondo la Procura di Roma – almeno stando alle intercettazioni divulgate dagli organi di stampa – avrebbe regalato un orologio Bulgari del valore di 5000 euro ad Angelo Scozzafava, all’epoca dirigente dell’Ospedale Sant’Andrea e componente della commissione esaminatrice, allo scopo di favorire – per il tramite del fratello Salvatore Buzzi - in un concorso indetto dal Comune di Roma per 300 posti da istruttore amministrativo, la propria figlia Irene Turchetti.

Certamente la giornata ministeriale è stata organizzata prima che esplodesse lo scandalo di Roma ma è del tutto evidente che il nome della dott.ssa Annamaria Buzzi, in una giornata sulla “trasparenza “, rappresenta una pagina nera per il Ministro e per tutti gli altri relatori.

Ora, in attesa che si compia il percorso giudiziario di questa vicenda, la Segreteria Nazionale della Uil Mibact chiede al Ministro Franceschini di tenere a disposizione del Ministero la dott.ssa Annamaria Buzzi, non affidandole alcun incarico, tenuto conto che il prossimo 13 dicembre scade il termine per la presentazione delle candidature dei dirigenti a ricoprire il ruolo di Direttori Generali per i prossimi 3 anni, in base alla riforma voluta dallo stesso Ministro.

Soprattutto perché la dott.ssa Annamaria Buzzi prima dello scandalo veniva accreditata quale candidata a ricoprire l’incarico di Direttore Generale ai Musei.

La Uil Mibact chiede all’on. Franceschini di valutare, unicamente sotto il profilo dell’opportunità, se non sia il caso di sospendere l’affidamento di incarichi di così alto livello ai dirigenti che attualmente si trovano coinvolti, ad ogni livello, nelle inchieste della Magistratura.

Non solo , ma a questo punto chiediamo al Ministro Franceschini, al fine di tutelare tutte le associazioni di volontariato che rappresentano un valore aggiunto per il sistema dei beni culturali, di voler far verificare tutti gli accordi nonché i rapporti che la dott.ssa Buzzi ha tenuto nel corso di questi anni con il mondo del volontariato poiché ad oggi tutte le associazioni corrono il rischio di essere additate in maniera negativa nonché di dare serenità a quanti tra Dirigenti e lavoratori del Ministero oggi corrono il rischio di essere visti e percepiti come facenti parte di una Amministrazione Statale non trasparente.

Non vorremmo una risposta del tipo “ aspettiamo serenamente il lavoro della Magistratura “ ma chiediamo a #Franceschinidecidisubito


Roma, 11 dicembre 2014
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Re: MAFIA ROMA UILBAC FUORI LA BUZZI #FRANCESCHINIDECIDISUBI

Messaggioda vitos » giovedì 11 dicembre 2014, 20:06

Ecco dove finiscono le risorse dei lavoratori.
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Re: MAFIA ROMA UILBAC FUORI LA BUZZI #FRANCESCHINIDECIDISUBI

Messaggioda ufficiostampauil » venerdì 12 dicembre 2014, 11:07

IL TEMPO

Amministrate da fedelissimi dell'indagato. E la sorella al Mibac si occupa si lavoro socialmente utile.
Due coop della galassia gestita da Salvatore Buzzi, il «braccio economico dell'organizzazione criminale Mafia Capitale», sono state sequestrate ieri dagli uomini della Guardia di Finanza di Roma. Il cognome Buzzi lo si ritrova anche nell'organigramma dirigenziale del ministero dei Beni culturali. La sorella Annamaria, infatti, è direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale presso il Mibac e avrebbe avuto l'incarico con l'allora ministro Walter Veltroni. Si occupa da anni di lavoro socialmente utile e volontariato, attività vicine a quelle gestite dal Consorzio Eriches 29. Era stata intercettata al telefono con il fratello Salvatore mentre cercava una raccomandazione per la figlia Irene Turchetti al maxi concorso indetto dal Comune di Roma.
Il sequestro delle cooperative «29 giugno Servizi» e «Formula Sociale» si somma a quelli eseguiti negli scorsi giorni. La prima si occupa dei servizi di pulizia, ha un giro d'affari annuo di circa 9 milioni e conta 267 dipendenti. La seconda fa assistenza sociale e socio-sanitaria, gestisce un volume d'affari di oltre 6 milioni di euro e impiega 131 addetti. I giudici della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Roma, a seguito della richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Roma, hanno ordinato il sequestro preventivo delle quote societarie, del capitale sociale e dell'intero patrimonio aziendale delle due coop, in quanto «risultano - si legge nel decreto - nella piena disponibilità di Salvatore Buzzi, vengono gestite presso la stessa sede operativa della cooperativa e del consorzio a lui riferibili (in via Pomona 3 a Roma, ndr) e sono amministrate da coindagati di Buzzi».
Il riferimento è a Emanuela Bugitti, ex brigatista, Alessandra Garrone, compagna del ras delle cooperative rosse, Claudio Caldarelli, presidente del cda «Formula Sociale», e Nadia Cerrito, la segretaria che ha ammesso di tenere il «libro nero» delle presunte mazzette ai politici. Al momento sono in corso approfondimenti investigativi sugli appalti vinti da queste cooperative e sulle loro disponibilità finanziarie.
Valeria Di Corrado
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Re: MAFIA ROMA UILBAC FUORI LA BUZZI #FRANCESCHINIDECIDISUBI

Messaggioda ufficiostampauil » lunedì 15 dicembre 2014, 13:06

che pena rileggere i post della cgil a favore della Buzzi!!!!!!!
Libero Rossi Inviato il: 26/7/2012, 09:15


conservatore coi baffi


oggi dedichiamo ai uillici (oggi amici, scopriamo di Resca "uomo di Mc Donald's") e a Resca gran viaggiatore con in mente la valorizzazione che non ha valorizzato un bel piffero. A lui gli auguri di godersi gli stipendi ab-usati mentre a noi rimane il senso di una prostrazione antica "del tutto sbagliato, tutto da rifare!", sì ma da chi e con chi. Resca lascia un programma di belletti svaniti nell'arco di pochisismi mesi. Avevamo incoraggiato questa sorta di novità (noi avevamo chiesto ben altro) per poi verificare che erano solo buoni propositi, fatti di parole e null'altro. Abbiamo acconsentito alle aperture accompagnandole con considerazioni sull'insufficienza e banalità della proposta non ricevendo che stracche riproposizioni del già fatto e visto: soldi "gettati" o privati dei ritorni attesi. Donne con barbe e Colossei smontabili e lo sperpero attorno ai servizi aggiuntivi...tuttora al palo (ma non i soldi spesi per i consulenti fallaci).
Un bilancio decisamente in rosso e per questo è bene che Resca (il mio amico-avversario) sia stato rimosso. Di lui serberò il ricordo sui nostri scontri atroci attorno ai destini dei lavoratori dei servizi aggiuntivi (la clausola sociale che stendemmo insieme non è stata difesa con la dovuta energia da lui e dall'amministrazione), sull'assenza delle biblioteche/archivi dai "suoi piani" (??) di valorizzazione o in merito ai suoi viaggi-innumerevoli mentre devo riconoscere che ha contribuito a risolvere gli aspetti elagti al destino dei lavoratori dell'Ales... Auguri Resca torna alla tua piccola industria...i Beni culturali sono osso per persone grandi (il luogo, per favore) e non per ragionieri imprestati made Bondi alla cultura.
Ad Annamaria Buzzi vita e sviluppo tutto interno al Mibac i miei migliori auguri affinché provi a fare ciò che Resca non ha saputo fare: dare una dignità e una prospettiva ai nostri pessimi/vilipesi sistemi museal-bibliotecar-archivistici. Un compito titanico altrimenti insista con noi per far sopprimere questo inutile orpello.
Sullo uillico voltafacciata italiot-berlusconiamo vale la pena, dopo Travaglio, cantare:


Il Brindisi di Girella
di Giuseppe Giusti



Dedicato al signor di Talleyrand buon'anima sua

Girella (emerito
Di molto merito),
Sbrigliando a tavola
L’umor faceto,
Perde la bussola
E l’alfabeto;

E nel trincare
Cantando un brindisi,
Della sua cronaca
Particolare
Gli uscì di bocca
La filastrocca.

Viva Arlecchini
E burattini
Grossi e piccini:
Viva le maschere
D’ogni paese;
Le Giunte, i Club, i Principi e le Chiese.

Da tutti questi
Con mezzi onesti,
Barcamenandomi
Tra il vecchio e il nuovo,
Buscai da vivere,
Da farmi il covo.
La gente ferma,

Piena di scrupoli,
Non sa coll’anima
Giocar di scherma;
Non ha pietanza
Dalla Finanza.

Viva Arlecchini
E burattini;
Viva i quattrini!
Viva le maschere
D’ogni paese,
Le imposizioni e l’ultimo del mese.

Io, nelle scosse
Delle sommosse,
Tenni, per ancora
D’ogni burrasca,
Da dieci o dodici
Coccarde in tasca.
Se cadde il Prete,

Io feci l’ateo,
Rubando lampade,
Cristi e pianete,
Case e poderi
Di monasteri.

Viva Arlecchini
E burattini,
E Giacobini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
Loreto e la Repubblica francese.

Se poi la coda
Tornò di moda,
Ligio al Pontefice
E al mio Sovrano,
Alzai patiboli
Da buon cristiano.
La roba presa
Non fece ostacolo;
Ché col difendere
Corona e Chiesa,
Non resi mai
Quel che rubai.

Viva Arlecchini
E burattini,
E birichini;
Briganti e maschere
D’ogni paese,
Chi processò, chi prese e chi non rese.

Quando ho stampato,
Ho celebrato
E troni e popoli,
E paci e guerre;
Luigi, l’Albero,
Pitt, Robespierre,
Napoleone,
Pio sesto e settimo,
Murat, Fra Diavolo,
Il Re Nasone,
Mosca e Marengo;
E me ne tengo.

Viva Arlecchini
E burattini,
E Ghibellini,
E Guelfi, e maschere
D’ogni paese;
Evviva chi salì, viva chi scese.

Quando tornò
Lo statu quo,
Feci baldorie;
Staccai cavalli,
Mutai le statue
Sui piedistalli.
E adagio adagio
Tra l’onde e i vortici,
Su queste tavole
Del gran naufragio,
Gridando evviva
Chiappai la riva.

Viva Arlecchini
E burattini;
Viva gl’inchini,
Viva le maschere
D’ogni paese,
Viva il gergo d’allora e chi l’intese.

Quando volea
(Che bell’idea!)
Uscito il secolo
Fuor de’ minori,
Levar l’incomodo
Ai suoi tutori,
Fruttò il carbone,
Saputo vendere,
Al cor di Cesare
D’un mio padrone
Titol di Re,
E il nastro a me.

Viva Arlecchini
E burattini
E pasticcini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
La candela di sego e chi l’accese.

Dal trenta in poi,
A dirla a voi,
Alzo alle nuvole
Le tre giornate,
Lodo di Modena
Le spacconate;
Leggo giornali
Di tutti i generi;
Piango l’Italia
Coi liberali;
E se mi torna,
Ne dico corna.

Viva Arlecchini
E burattini,
E il Re Chiappini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
La Carta, i tre colori e il crimen laesae.

Ora son vecchio;
Ma coll’orecchio
Per abitudine
E per trastullo,
Certi vocaboli
Pigliando a frullo,
Placidamente
Qua e là m’esercito;
E sotto l’egida
Del Presidente
Godo il papato
Di pensionato.

Viva Arlecchini
E burattini,
E teste fini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
Viva chi sa tener l’orecchie tese.

Quante cadute
Si son vedute!
Chi perse il credito,
Chi perse il fiato,
Chi la collottola
E chi lo Stato.
Ma capofitti
Cascaron gli asini;
Noi valentuomini
Siam sempre ritti,
Mangiando i frutti
Del mal di tutti.

Viva Arlecchini
E burattini,
E gl’indovini;
Viva le maschere
D’ogni paese.
Viva Brighella che ci fa le spese.
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Re: MAFIA ROMA UILBAC FUORI LA BUZZI #FRANCESCHINIDECIDISUBI

Messaggioda ufficiostampauil » lunedì 15 dicembre 2014, 13:18

L'UNSA ANCORA PEGGIO!!!!!!
LEGGETE COME INCENSAVANO LA DOTT.SSA BUZZI

MARIO RESCA BOCCIATO IN VALORIZZAZIONE. MUSEI E MERCHANDISING MIBAC SEMPRE PIU’ IN BASSO.

BENE L’ARRIVO DI ANNA MARIA BUZZI, DIRIGENTE CRESCIUTA AL MIBAC COL PALLINO DI FAR VIVERE I NOSTRI MUSEI



Ieri Mario Resca ha ufficializzato che dal prossimo 5 agosto lascerà la guida della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale.

A sostituirlo sarà Anna Maria Buzzi, già direttore generale del Mibac.

Si ricorda – afferma Giuseppe Urbino Segretario Nazionale Confsal-Unsa Beni Culturali - che nel luglio 2009 allorquando ci fu la nomina di Mario Resca – Ex Manager del Mc-Donald’s – fortemente voluta dall’allora Ministro Bondi, enorme era lo scetticismo da parte di tutti in merito alla sua nomina, lui stesso a suo tempo dichiarò di non saper nulla di musei ed aree archeologiche.

Gli diamo atto di non aver prodotto danni. In merito al “lavoro eccellente”, francamente è difficile concretizzare le “molte diversità positive” che gli si attribuiscono.

Resca - prosegue Urbino - ha valorizzato ben poco e a conferma di questo parlano i fatti. Nessun boom di visite nei musei, tranne che nei pomposi comunicati ministeriali realizzati ad hoc senza che nessuno potesse realmente verificare quei dati che puntualmente venivano gonfiati e che contenevano anche una marea di biglietti omaggio che tutto si può dire ma non possono certamente essere considerati ingressi validi ai fini del conteggio dei reali visitatori.

Quali sono i risultati di Resca per esempio se andiamo a parlare di merchandising? Nessuno, i nostri musei non vivono e quindi continuano ad essere poco frequentati, all’interno di essi solo paccottiglia e solo qualche bel catalogo d’arte (ovviamente opera di privati).

Che fine hanno fatto tutti quei trionfalistici progetti sul merchandising (alcuni costati pure diverse migliaia di euro) fatti anche con la fallimentare Arcus ?

Ben venga quindi che Resca abbia lasciato il suo posto ad Anna Maria Buzzi, siamo certi che con la sua esperienza al Mibac saprà rilanciare e valorizzare veramente il nostro Patrimonio culturale facendolo tornare a capeggiare nel mondo e portando alle casse dello Stato quella linfa che i nostri beni culturali, il nostro”petrolio” inestratto può certamente offrire.

Anna Maria Buzzi – dice ancora Giuseppe Urbino - conosce perfettamente le tecniche per far vivere i nostri musei, siamo sicuri che d’ora in poi torneranno ad essere frequentati e non assisteremo più a spettacoli di musei deserti ausilio solo di qualche scalmanata scolaresca in visita.

Siamo perplessi riguardo alle critiche che la UIL fa in merito alla scelta della dott.ssa Anna Maria Buzzi che opera da giovanissima nell’Amministrazione dei beni culturali, dall’età di 20 anni, dirigendo la Divisione formazione nella Direzione generale del personale, ha coordinato l’attività internazionale dell’Amministrazione in qualità di Autorità nazionale, dal 6 agosto 2012 assume l’importante incarico di direttore generale Oiv, una direzione trasversale a tutti i settori dell’amministrazione che richiede conoscenza dell’apparato, competenze strategiche e gestionali, imprenditorialità e creatività.

A nostro avviso– continua il sindacalista - la Buzzi, rappresenta una significativa presenza per le qualità e le esperienze maturate nel tempo.

In merito alle voci che corrono sull’opportunità di un accorpamento della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale e la Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee, - prosegue Urbino - riteniamo invece possa essere più opportuno e congruo l’accorpamento della Direzione Generale del Cinema e dello spettacolo dal vivo.

Sembra opportuno inoltre ricordare che non si possano cancellare con un colpo di spugna nomine di dirigenti poco simpatici, ciò è possibile solo sé, così come previsto dalla spending review si ponesse in essere un’ennesima riorganizzazione del ministero...Stampa il Comunicato stampa del 25/07/2012
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Re: MAFIA ROMA UILBAC FUORI LA BUZZI #FRANCESCHINIDECIDISUBI

Messaggioda ufficiostampauil » lunedì 15 dicembre 2014, 13:21

Mafia Capitale, la parentopoli. Buzzi e l’orologio di Bulgari: “Non è corruzione”
di F. Q. | 14 dicembre 2014

Politica & Palazzo
Commenti TweetLa sorella di Carminati nello staff di Quagliariello, quela del ras delle coop al Mibac. E quando c'è da piazzare la nipote, partono le telefonate al commissario esaminatore. I protagonisti dello scandalo romano erano riusciti a mettere i propri familiari in ruoli pubblici o in associazioni legate alla politica locale

di F. Q. | 14 dicembre 2014 Commenti TweetPiù informazioni su: Gaetano Quagliariello, Mafia Capitale, Massimo Carminati, Parentopoli, Salvatore Buzzi
Un’ottima segretaria, molto professionale, una persona gradevole. L’abbiamo assunta attraverso un’agenzia interinale e per me era semplicemente Micaela. La chiamavo per nome. Il cognome neanche lo conoscevo. Poi abbiamo dovuto ridurre l’organico in segreteria e non le abbiamo più rinnovato il contratto”. Il senatore di Ncd Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del partito guidato da Angelino Alfano, incontrava spesso la sorella di Massimo Carminati, Micaela, che fu assunta dalla “sua” fondazione – la Magna Carta, fondata con Marcello Pera – nel 2008. “All’epoca non ero il presidente della Fondazione e ignoravo che fosse la sorella di Massimo Carminati”, continua il senatore, “ma le confermo che ha lavorato per noi”.

Micaela Carminati ha 53 anni, non è indagata nell’inchiesta sulla “Mafia Capitale”, ma viene spesso intercettata quando presta il suo telefono al fratello. E nel maggio 2014 si scopre che cerca lavoro: “So’ tanti anni che sto lì, a una fondazione Magna Carta, quella di Quagliariello… ma a fine maggio finisco…”, dice Micaela all’imprenditore Giuseppe Ietto, arrestato e considerato “colluso” con la presunta associazione criminale. È il fratello Massimo che spinge per l’assunzione di Micaela nella società di Ietto: “…venti volte che vengo per ‘sto ca@@o de lavoro…”, gli dice, prima di passargli la sorella al telefono e fissare l’appuntamento. La moglie di Ietto non è molto contenta: “Ma mi vuoi dire chi è questa? Chi te l’ha fatta prendere? Per le pubbliche relazioni? Perché hai soldi da spendere così?”. “Ha un grosso curriculum”, risponde, “tra le mille cose che fa… hai visto Quagliariello che ce sta, hai capito…”.

Anche Salvatore Buzzi, il patron della cooperativa 29 Giugno arrestato come Carminati per associazione mafiosa, ha una sorella. Si chiama Anna Maria Buzzi, ha 57 anni, e anch’ella lavora a stretto contatto con la politica che conta: lavora al ministero dei Beni culturali. Dal 2012 è a capo della Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale.

C’è però da sistemare sua figlia, Irene, e Buzzi si impegna per spingere sua nipote nell’amministrazione comunale di Roma. Zio e nipote parlano spesso dell’argomento al telefono. E le loro conversazioni, incluse quelle con Mauro Turchetti, padre di Irene e cognato di Buzzi, vengono intercettate dal Ros dei carabineri. In ballo c’è un concorso per 300 posti da istruttore amministrativo. E c’è una prova da affrontare. Il cognato chiama Buzzi per ricordargli di muovere gli ingranaggi giusti: “C’aveva quella visita da quel dottore… Il sette me pare…”. Tra i membri della commissione esaminatrice c’è Angelo Scozzafava, anch’egli oggi indagato, e così alla vigilia dell’esame orale, il 6 novembre 2013, Irene invia un sms allo zio: “Zioooo, ti ricordi di domani? Che ansia!!!”. Lo zio contatta Scozzafava: “Ti ricordi di domani? Grazie”. E Scozzafava lo tranquillizza: “Certo”. “Tutto avvisato, vai a dormire tranquilla”, scrive lo zio alla nipote. L’esito sembra positivo: Irene comunica a suo zio di aver il punteggio di 9,8 su 10. E c’è da ringraziare Scozzafava. Si orientano verso un orologio di Bulgari. “Anna Maria – dice Buzzi intercettato – ieri m’ha detto che non glie vo’ da’ i soldi gli vo’ fa’ un regalo… i soldi sembra corruzione invece un orologio de Bulgari noo… ho detto ‘vabbè contenta te’…”. Anna MariaBuzzi – che non è indagata e non viene mai intercettata – nega sia l’assunzione della figlia sia d’aver avuto alcun ruolo in questa vicenda.

Al ministero dei Beni culturali non c’è soltanto la sorella di Buzzi ma – riferisce Il Giornale – anche un altro uomo imparentato con i protagonisti di Mafia Criminale: parliamo di Mario Guarany, dirigente del ministero e cugino di Carlo Maria Guarany, collaboratore di Buzzi nella cooperativa 29 Giugno, anch’egli arrestato nei giorni scorsi. E sempre nel Mibac, persino Giovanna Melandri – ex ministro della Cultura oggi presidente del Maxxi, il Museo delle arti del XXI secolo – risulta imparentata con un uomo chiave della presunta “banda Carminati”, Luca Odevaine, sposato con la cognata dell’ex ministro. Il commercialista che s’occupava di trasferire all’estero i soldi Buzzi e Carminati, invece, risulta tra i soci fondatori della Human Foundation, creata da Melandri, che annuncia querele per diffamazione mentre il M5S – sui casi Buzzi, Odevaine e Melandri – chiede chiarimenti al ministro dei Beni culturali in carica, Dario Franceschini: “Ha il dovere di dare al più presto una risposta netta e puntuale, la prossima settimana porteremo questa vicenda in Parlamento: eventuali risposte elusive o generiche saranno rispedite al mittente. Servono chiarezza e pulizia, subito”.

L’elenco dei parenti sistemati non è ancora finito. Riccardo Mancini, anche lui arrestato per Mafia capitale, è stato a lungo amministratore delegato di Eur Spa dove, nel 2009, e tra le assunzioni della sua gestione si ricordano anche Roberta Lubich, ex moglie di Pier Ferdinando Casini, e Dario Panzironi, figlio di Franco. Parliamo dell’uomo che l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, aveva messo a capo dell’Ama. Il primo arrestato, il secondo libero, entrambi sono indagati per associazione mafiosa.

di Loredana Di Cesare e Antonio Massari
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Re: MAFIA ROMA UILBAC FUORI LA BUZZI #FRANCESCHINIDECIDISUBI

Messaggioda ufficiostampauil » lunedì 15 dicembre 2014, 13:22

E la sorella di Buzzi ora imbarazza il ministero

ROMA .

C'è una seconda Lady Buzzi, dopo la compagna del faccendiere coop Salvatore. Alessandra Garrone è stata arrestata, ma le intercettazioni modellano una nuova storia di raccomandazione- corruzione che per li rami tira dentro la sorella del "tarchiato": Anna Maria Buzzi, 57 anni, due in meno dell'uomo con le mani in tutte le paste di Roma. Sora Buzzi è una laureata in Pedagogia che, entrata al ministero dei Beni culturali come restauratrice di libri, ha fatto una rapida carriera che l'ha portata a diventare dirigente di prima fascia a 168 mila euro l'anno e a guidare, questo dal 2012, la direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale. Sostituì Mario Resca, l'uomo Fininvest che voleva trasformare il Mibac in Disneyland.

Negli atti dell'inchiesta monstre della procura di Roma ci sono diverse telefonate tra il capotribù Buzzi e la nipote Irene figlia di Anna Maria, tra il capotribù e il cognato. Si evince — in maniera chiara — che il faccendiere vuole aiutare la nipotina a entrare in Comune attraverso un concorso per trecento posti da istruttore amministrativo. È del 29 ottobre 2013 la prima telefonata sul tema. Chiama il cognato Maurizio Turchetti e Ricorda a Buzzi la prova della figlia: «C'aveva quella visita da quel dottore... Il sette me pare… Un appuntamento pigliaglie». Salvatore Buzzi chiama subito Angelo Scozzafava, membro della commissione esaminatrice. Alla vigilia delle prove orali, sei novembre, la nipote ventinovenne invia questo sms: «Ziooo, ti ricordi di domani? Che ansia!!!». Lui rammenta tutto a Scozzafava: «Ti ricordi di domani? Grazie». Il commissario risponde immantinente: «Certo». La mattina del 7 novembre Buzzi messaggia alla nipote: «Tutto avvisato, vai a dormire tranquilla». E nello stesso giorno si vedrà con l'esaminatore, a cui peraltro sta cercando un appartamento da 130 mila euro a Roma per ricompensarlo dei favori sui nomadi. Si vedono in un ristorante sulla Flaminia.

Escono i risultati del concorso e Irene informa subito zio: «Ho preso 9,8... Buonissimo, nove e otto su dieci…». Pochi minuti e Scozzafava invia un messaggio a Buzzi, vuole sapere se è soddisfatto. Il presidente della "29 giugno" risponde: «Sei un grande. Grazie». Il favore ha un prezzo, però. Lo dice il manovratore alla compagna Alessandra il 16 novembre, quando si prospetta il rischio dell'azzeramento del concorsone: «Lo avevo detto ad Anna Maria, lo annullano». La Garrone: «Più che altro hanno buttato cinquemila euro». Buzzi spiega: «Anna Maria ieri m'ha detto che non glie vo da' i soldi, gli vo fa' un regalo… I soldi sembra corruzione invece un orologio di Bulgari nooo…». La compagna: «Di fatto l'hai corrotto perché hai alterato il risultato». Felice per i risultati, il 30 novembre sera Anna Maria Buzzi si offre di pagare «il pranzo di oggi », ma il fratello Salvatore: «È un regalo mio, ho fatto pagà la cooperativa».

È appena uscita dal suo splendido ufficio nella sede dei Beni culturali in via di San Michele, Anna Maria Buzzi. Contattata, richiama. E a "Repubblica" dice: «Smentisco ci sia un rapporto tra me e le parole di mio fratello, nelle intercettazioni io non ci sono mai. A Scozzafava non ho dato denaro, né orologi. Mia figlia? Ha fatto quattro concorsi al Comune, non è mai entrata». In verità nell'organico del Primo municipio, dove direttore dell'Ufficio trasparenza era quel Walter Politano indagato e poi rimosso dal sindaco Marino, è inserita una "Irene Turchetti" come "referente amministrativa" e le è stata assegnata una casella di posta "comune.roma.it". «Dopo trent'anni di onesta carriera mi hanno tirato in mezzo perché ci sono le promozioni al ministero », chiude Anna Maria Buzzi.

Già, al ministero dei Beni culturali è alle viste la grande revisione degli uffici che porterà al taglio di sei dirigenti di prima fascia e trentuno di seconda. La Uil ricorda come giovedì scorso si sia celebrata la giornata della trasparenza, con il ministro Dario Franceschini in sala e la signora Buzzi relatrice. Il ministro è nervoso per questa storia. «Parlerà con gli atti fra tre giorni », dice il suo staff. Quando Anna Maria Buzzi, candidata a occupare la poltrona di responsabile dei musei, scoprirà di essere stata tagliata fuori da qualsiasi incarico come direttore generale.
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Re: MAFIA ROMA UILBAC FUORI LA BUZZI #FRANCESCHINIDECIDISUBI

Messaggioda Leonardo » lunedì 15 dicembre 2014, 15:38

Nuove tendenze di valorizzazione:
«Anna Maria ieri m'ha detto che non glie vo da' i soldi, gli vo fa' un regalo… I soldi sembra corruzione invece un orologio di Bulgari nooo…»
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Re: MAFIA ROMA UILBAC FUORI LA BUZZI #FRANCESCHINIDECIDISUBI

Messaggioda ufficiostampauil » venerdì 19 dicembre 2014, 15:52

la lettera La sorella di Buzzi: «Mai contatti con mio fratello» d i Anna Maria Buzzi*
In merito all'articolosuMafiaCapitale apparso su I! Giornale del 13 dicembre 2014 dal titolo «Così la sorella del boss inguaia Melandri e Veltroni» perla verità dei fatti vorrei ricordare, come si evince dal mio curriculum, che la mia carriera nel Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo non subisce «un salto di qualità» nel periodo Veltroni-Melandri, ma attraverso un percorso costante e continuativo che inizia nel 1977 e attraverso il superamento di vari concorsi interni ed esterni nella carriera di concetto prima, direttiva poi e infine dirigenziale, ra unge igradini più alti dell' amministrazionedeibeniculturali. llgradino più alto didirettoregenerale lo raggiungo però soltanto nel 2004, quando il ministro Giuliano Urbani, in base all'attività lavorativa da me svolta, mi nomina direttore generale. Smentisco inoltre ancora una volta e categoricamente sia a livello personale che nella qualità di direttore generale del MiBACT di aver avuto contatti o rapporti con le attività svolte direttamente o indirettamente dalle cooperative di Salvatore Buzzi o altri so; etti coinvolti a qualsiasititolonellavicendagiudiziaria. *Direttore generale MiBACT ***


ma un orologio bulgari è corruzione o noooooo!!!!!!!!
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